Attorno al bilancio ecologico delle auto elettriche ruotano molte mezze verità. Per un risultato realistico, oltre alle emissioni di CO2 occorre considerare anche la produzione e la provenienza della corrente. Un recente studio dell’Istituto Paul Scherrer consente di tracciare un bilancio: quanto è ecologica l’auto elettrica?
Ma le auto elettriche sono davvero più ecologiche? Le opinioni non sono sempre univoche. L’argomento principale dei critici è il processo di fabbricazione di queste vetture, molto più oneroso rispetto a quello dei motori a combustione. La produzione della batteria, in particolare, comporta elevate emissioni di CO2. Gli opuscoli informativi di Volkswagen e BMW, per esempio, dichiarano che la produzione della e-Golf e della i3 provoca il doppio di emissioni rispetto a modelli analoghi senza propulsione elettrica.Lo spesso citato studio svedese che nel 2017 aveva messo in discussione il fattore ecologico delle auto elettriche è stato tuttavia corretto di recente. Nel frattempo, infatti, gli scienziati sostengono che le emissioni di CO2 per la produzione della batteria siano sensibilmente inferiori a quanto presunto in un primo tempo. A una conclusione simile è giunto anche l’ampio studio dell’Istituto Paul Scherrer il quale, su mandato dell’Ufficio federale dell’energia, ha rilevato e confrontato il bilancio ecologico di diverse varianti di propulsione sulla base di dati del 2018.
Un confronto complessivo
Il mercato dell’auto elettrica sta crescendo, tanto che molti fornitori di energia elettrica si stanno attrezzando con l’installazione di numerose colonnine per la ricarica su tutto il territorio nazionale. Ma come mai le auto elettriche sono così interessanti?Consumi davvero ridotti
Le auto elettriche permettono di risparmiare sul “pieno”: ricaricare la batteria in casa propria costa circa 24 centesimi al kWh, che porta a un costo di 9,27€ per 100 km, ma la cifra aumenta fino anche a raddoppiare se si usa una colonnina privata; naturalmente l’ammontare varia a seconda dei piani tariffari sottoscritti, ma anche in base al tipo di energia utilizzata a casa: ad esempio, chi utilizza fonti rinnovabili potrà abbattere ulteriormente i costi. Oltre al consumo in senso stretto, dobbiamo considerare anche che con le auto elettriche è possibile recuperare energia grazie alla frenata rigenerativa: quando freniamo, infatti, si produce elettricità che viene immagazzinata nelle batterie e possiamo riutilizzarePrestazione del motore
L’auto elettrica non farà rumore, ma è comunque divertente da utilizzare dato che offre da subito la coppia massima, consentendo accelerazioni degne di Fast&Furious: il modello meno veloce della famosa Tesla fa da 0 a 100 km in 5.6 secondi, mentre il più veloce ce ne mette soltanto 2.4Manutenzione limitata
Motore e batterie quasi non richiedono manutenzione: non bisogna sostituire oli o filtri vari e anche il consumo dei freni è ridotto al minimo; in più, bollo e assicurazione sono meno cari. Discorso a parte invece per le batterie, che hanno una vita di 8-10 anni, dopo di che la loro capacità residua oscillerà tra il 70 e l’80%Vantaggi per l’ambiente
Non avendo tubo di scarico, non inquinano. Ecco perché sono benvenute nei centri storici delle città e possono circolare liberamente nelle ZTL: niente scarico, niente gas serra o particolati
Gli incentivi per auto elettriche
Ce ne sono parecchi: le auto elettriche sono esenti per 5 anni dal pagamento del bollo, mentre dal sesto anno in poi pagano un quarto dell’importo previsto per la stessa potenza. Ancora, esistono incentivi per l’acquisto: per chi compra un’auto elettrica (o ibrida) nuova dal 1 marzo 2019 fino al 31 dicembre 2021, sono previsti 4000€ per auto con emissioni da 0 al 20 g/km di CO2 e 1500€ per auto con emissioni da 21 a 70 g/km; le cifre aumentano rispettivamente a 6000€ e 2500€ in caso di rottamazione di una vecchia auto nelle classi da Euro1 a Euro4. Si aggiungono poi le esenzioni previste a livello regionale
Purtroppo però non è sempre tutto ora ciò che luccica. Non mancano infatti alcuni svantaggi nella produzione di auto elettriche, tra batterie da smaltire, autonomia limitata e produzione della corrente.
Ecco i principali aspetti negativi..
L’auto elettrica ha un’autonomia limitata
Finora, infatti le uniche auto elettriche con autonomia paragonabile a un’auto con motore a scoppio sono la Tesla Model S (630 km) e X (565 km) o la Jaguar I-PACE (480 km), tutte con un costo superiore agli 80.000€. La Nissan Leaf, l’elettrica più venduta in Europa, invece offre 270 km con una carica completa (nella versione E+ fino a 385 km, ma con ben 4 ore in più di ricarica). Tutti questi dati, poi, valgono soltanto nelle migliori condizioni atmosferiche, con uno stile di guida equilibrato e senza utilizzare il climatizzatore
Siamo sicuri che l’energia elettrica sia anche green? Certo, le auto elettriche non inquinano, ma la produzione dell’energia elettrica che le fa muovere è tutta un’altra storia. Leggendo il Bilancio Elettrico di Terna sul 2018, la produzione nazionale lorda (289,7 TWh) è stata coperta: per il 66,5% dalla produzione termoelettrica che risulta in flessione (-8,0% rispetto al 2017), per il 17,4% dalla produzione idroelettrica (50,5 TWh) che registra un significativo aumento a due cifre (+32,8% rispetto al 2017) e per il restante 16,1% dalle fonti geotermica, eolica e fotovoltaica. Quest’ultima, dopo un aumento a due cifre registrato lo scorso anno, torna in flessione: -7,1% rispetto al 2017. Insomma, la grande maggioranza dell’energia elettrica è ancora prodotta bruciando combustibile
Lo smaltimento delle batterie
E' la vera croce dell’auto elettrica: ancora non si sa, infatti, come poter riutilizzare o quantomeno smaltire le batterie al litio in modo efficace. Per il momento le batterie a fine vita vengono disassemblate, recuperando tutti i materiali: quando l’efficienza scende sotto l’80% le batterie non sono più utili per le automobili, ma possono essere utilizzate ancora per 10 o 20 anni in impianti di accumulo statici, ad esempio per stoccare l’energia prodotta in eccesso dai grandi impianti alimentati da fonti rinnovabili o, più semplicemente, nelle case.
Insomma, le auto elettriche hanno pro e contro che vanno considerati nella loro interezza, non solo per l’acquisto di un singolo mezzo da parte di ciascuno di noi, ma anche perché certi aspetti – lo smaltimento delle batterie su tutti – non sono semplicemente ascrivibili a una perdita economica.
Le prospettive future
Dallo studio dell’Istituto Paul Scherrer emerge che un’auto elettrica diventa più ecologica con l’utilizzo. Le maggiori emissioni di CO2 durante la produzione delle batterie sono rapidamente compensate dai consumi inferiori durante la marcia. A fare davvero la differenza è però la provenienza da fonti rinnovabili della corrente.
Secondo gli autori dello studio, da qui al 2040 il bilancio ecologico di tutti i tipi di propulsione migliorerà sensibilmente, ma le vetture elettriche da questo punto di vista continueranno ad avere una marcia in più.